Successful merchants and Florence's most prominent patrons of the arts and sciences, the Medici family ruled the city from the fifteenth century until the mid-eighteenth century. This beautiful and authoritative book focuses on the glorious art produced during the height of the reign of the Medici dynasty. 
Eminent authorities tell us that under the grand dukes Cosimo I, his sons Francesco I and Ferdinando I, and his grandson Cosimo II, Florence experienced a great flowering of the arts. The Medici dukes gave commissions to artists such as Pontormo, Bronzino, Vasari, Giambologna, and, in particular, Michelangelo, whose work overshadowed much of the city's cultural and artistic life at this time. The Medici used the buildings and works of art that resulted from their patronage as a means to promote and reflect their political and cultural aspirations within their native city and throughout Europe. 
This handsome book will be the catalogue for the exhibition "Magnificenza!," opening in Florence at Palazzo Strozzi on June 6, 2002 that then moves to the Art Institute of Chicago (November 9, 2002 to February 2, 2003) and to the Detroit Institute of Arts (March 16, 2003 to June 8, 2003).

The Medici, Michelangelo, and the Art of Late Renaissance Florence

Arts & Photography

Marco Chiarini

Cristina Acidini Luchinat

Suzanne B. Butters

Janet Cox-Rearick

Alan P. Darr

Larry J. Feinberg

Annamaria Giusti

Richard A. Goldthwaite

Lucia Meoni

Kirsten Aschengreen Piacenti

Claudio Pizzorusso

Anna Maria Testaverde

History & Criticism

Yale University Press

Catalogo della mostra aperta presso i Musei Capitolini - Palazzo Caffarelli dal 19 maggio al 10 settembre 2017| La mostra che inauguriamo ai Musei Capitolini porta all'attenzione del pubblico quello stupefacente periodo, uno dei pi?? fecondi della cultura romana, che vide alla fine del Quattrocento il tessuto dell'??lite culturale e politica attraversato da un grande fermento umanistico, propugnato dagli intellettuali, ma fortemente controllato da una Curia romana che interpreta s?? stessa come nuova Atene. Il filo conduttore dell'esposizione ?? il tentativo di riconoscere nelle lettere e nelle arti dell'epoca quella memoria della Roma antica, repubblicana e imperiale, sulla base della quale la Chiesa andava delineando il proprio "rinascimento" politico e religioso.| I protagonisti della mostra, gi?? indicati nell'intrigante titolo "Pintoricchio pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese", sono Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio (Perugia c. 1454 - Siena 1513), uno degli artisti pi?? estrosi del nostro Rinascimento, "occhio di gazza" come lo defin?? magistralmente Lionello Venturi gi?? nel 1913, e il neoeletto papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia, 1492-1503), notis-sima e controversa figura di pontefice che ebbe, tuttavia, tra i suoi meriti quello di richiamare a Roma l'artista umbro a decorare il suo nuovo appartamento in Vaticano.| Il Pintoricchio fu un artista protagonista del suo tempo capace di affrontare tutti i nodi centrali della pittura italiana del Quattrocento. Si ciment??, infatti, proponendo nuove soluzioni precorritrici di promettenti sviluppi, nella prospettiva lineare, nella pittura di paesaggio, nella pittura di storia, nella pittura di volte e soffitti, nello studio dell'antico. In tutti questi campi il Pintoricchio si dimostra spigliato, originale e anticonvenzionale; usando la felice espressione di Claudio Strinati, Bernardino di Betto ... La descrizione continua sul sito www.gangemieditore.it

Pintoricchio. Pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese. Catalogo della mostra (Roma, 19 maggio-10 settembre 2017)

Gangemi

I grandi maestri dell'arte italiana

Scala Group

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